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Rendita Impianti

Come si ripagano gli impianti

Ora che gli incentivi sono terminati costo dell`impianto si ripaga attraverso due introiti: detrazione fiscale + utilizzo e vendita dell`energia. E’ un vero e proprio investimento, con tassi di rendita solitamente intorno al 10%. Impianti che sopperiscono al fabbisogno di case ed aziende sono solitamente quelli che rendono di più. PER LE AZIENDE INOLTRE GLI IMPIANTI FINO A 20Kw POSSONO USUFRUIRE DEL MECCANISMO DEI CERTIFICATI BIANCHI. CHIEDETECI ULTERIORI DETTAGLI.


Vendita o scambio energia

L`energia in eccesso può essere venduta (regime di ritiro dedicato) o ceduta alla rete per poi essere consumata in un diverso momento (“scambio sul posto”). Il regime di scambio sul posto può essere applicato ad impianti fino a 200kWp di potenza. Nello scambio sul posto tutta l`energia in eccesso viene iniettata in rete; in momenti in cui il fabbisogno è maggiore della produzione (di notte e l`inverno) si preleva energia dalla rete. Tale energia viene conteggiata e la si paga sulla bolletta. Successivamente per tutta la quota di energia scambiata (ceduta e poi riacquisita per il consumo) vengono restituiti tutti gli oneri sostenuti in bolletta al netto dell’iva e delle accise. (In parole semplici: consumo, ma è energia che avevo prodotto io in tempi differenti, la pago in bolletta e mi ridanno i soldi a conguaglio)


Tecnologia

Vita degli impianti

I moduli fotovoltaici hanno un vita media superiore a 30 anni.


Materiali

I moduli fotovoltaici sono costituiti prevalentemente da silicio, vetro ed alluminio; per tale motivo sono riciclabili ed i costi di smaltimento a fine vita dell`impianto sono nulli. All’ccquisto viene comunque versata una quota per lo smaltimento a fine vita dei moduli.


Correnti e Inverter

L`energia prodotta dai moduli fotovoltaici e` in corrente continua come quella delle batterie; per poterla utilizzare in casa o cederla alla rete (Enel) è necessario convertirla in corrente alternata. La conversione viene effettuata da un “inverter”; e` la parte più “delicata” del sistema, ovvero quella con maggior probabilità di guasto. Sono generalmente garantiti 5 anni dai costruttori, estendibili a pagamento fino a 20. Il costo degli inverter è circa il 15% del costo totale dell`impianto. Nelle previsioni di ritorno economico si prevede di sostituire l’inverter dopo 10/12 anni. L`accoppiamento moduli/inverter deve essere fatto tenendo conto delle caratteristiche elettriche dei due dispositivi (progettista).


Rendimento

I moduli hanno un massimo rendimento annuo se esposti a SUD con una inclinazione di circa 30 gradi. Scostamenti fino a 30° gradi dal sud non comportano grosse perdite di producibilità. Lo stesso vale per tetti inclinati fino a 10-12 gradi. Di fatto vengono realizzati impianti con orientamento Est-Ovest per consentire il maggiore sfruttamento di tetti piani, o anche impianti con stringhe a nord, lì dove il bisogno di energia elettrica ne giustifica l’utilizzo, conservando comunque ottimi margini di guadagno. Comunque di volta in volta si procederà ad una accurata analisi di producibilità, secondo norme UNI, che andrà inserita anche nella relazione tecnica del progetto.


Moduli a film sottile

Impianti fotovoltaici con moduli a film sottile (silicio amorfo) costano meno (circa il 7%) ma occupano una superficie molto maggiore (circa il doppio); si dice che tali moduli hanno una bassa efficienza (circa 8%). L’ultima tecnologia che si è affermata in questo campo riguarda i moduli in CIS (Cadmio, indio,selenio), hanno buone efficienza (12%) e doti di affidabilità. Il vantaggio di utilizzare i moduli a film sottile è che hanno produzioni maggiori dei moduli a silicio cristallino in condizioni di luce diffusa ed in condizioni di parziali ombreggiamenti; questo li rende la soluzione ottimale in casi di non perfetta esposizione d’impianto.


Tempi di realizzazione

Iter autorizzativo

Gli impianti su edifici sono facilmente autorizzati (comunicazione manutenzione ordinaria o dia); gli impianti su terreno hanno un iter autorizzativo più lungo (da 1 a 10 mesi). Enel Distribuzione s.p.a., ente incaricato della realizzazione della connessione, impiega da 20 a 45 giorni lavorativi per l’elaborazione del preventivo di connessione (a nostre spese). Successivamente i tempi di connessione vanno da 30 ad anche 120 giorni lavorativi, dipende dalla dimensione dell’impianto. Solitamente per impianti fino a 15-20 kW in 3 mesi si realizza il tutto, impianto e connessioni comprese.


Progettazione

Per ogni impianto viene redatto un progetto da un tecnico abilitato (ingegnere). Per ogni impianto viene effettuato un collaudo formale da un tecnico abilitato diverso dal progettista.


Realizzazioni

I tempi per la realizzazione fisica degli impianti sono considerati brevi rispetto ai tempi di autorizzazione e connessione. Un impianto domestico si realizza in meno di una settimana, uno di medie dimensioni in circa un mese. Solo per impianti a terra e di notevoli dimensioni si impiegano tempi più lunghi.


Incentivazioni

La pratica per il "ritiro dell'energia" o lo "scambio sul posto" và fatta dopo la realizzazione dell’impianto, quindi i primi 2 / 3 mesi non si riceveranno soldi, ma si godrà comunque del beneficio in bolletta;

l'energia immessa in rete verrà comunque conteggiata ai fini dei futuri pagamenti/rimborsi.


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